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Progetti della Cattedra di Antonino Saggio
Roma e la Città Contemporanea
Urban and Architectural Projects
for Rome and the Contemporary City.
Dal Marzo 2012 la Cattedra di Antonino Saggio alla Facoltà di Architettura di "Sapienza" Università di Roma sta lavorando alla grande proposta denominata Tevere cavo. Si tratta di un progetto collettivo che ha visto coinvolti circa trecento tra dottorandi, laureandi e giovani studenti-architetti e che intende mettere a sistema una serie di vuoti urbani e di aree sottoutilizzate a Roma. Si tratta in particolare della parte della città che segue l’andamento del Tevere dalla diga di Castel Giubileo alla porta di Piazza del Popolo e che è racchiuso dai grandi colli di Monte Mario ad ovest e di Monte Antenne ad est. Il progetto Tevere Cavo si ricollega alla Urban Green Line che creava un anello ecologico tra i due grandi parchi archeologici tra l’Appia e la Casilina. Se in quel caso una nuova linea tranviaria assumeva il ruolo di catalizzatore di una serie di intenti e scopi, in questa parte di Roma non può essere che il Tevere l’elemento sistemico. Un Tevere su cui scorre la storia stessa della città e forse il suo futuro. Oltre alla Pagina Ufficiale Tevere Cavo, strumenti fondamentali del progetto sono il Blog Tevere Cavo e la Mappa Google Tevere Cavo Progetto Urbano della Cattedra di Antonino Saggio
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TESI DI LAUREA «TEVERE CAVO»
Relatore prof. arch. Antonino Saggio
Facoltà di Architettura, "Sapienza" Università di Roma
Livia Cavallo, Giuseppina Rubino, Silvia Di Marco
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Golnaz Ebrahimi
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Share IT
Banca del Tempo e Co-Working
Caterina Marconi
Centro di ricerca Morfotipologica del palinsesto romano
Villaggio Olimpico Roma
Elisa Ferrigno
ThE (VE) Ring
Un sistema intermodale a Tor di Quinto,
la nuova stazione nord della cittá di Roma
Michele Di Maggio
Liborio Sforza
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PARK [ing]
Snodo per lo sviluppo del trasporto
intermodale pubblico sostenibile ed il bio-monitoraggio
dell'inquinamento capace di produrre ossigeno ed energia
elettrica. Tevere cavo, Villaggio Olimpico, Roma
Valerio Galeone
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Giuliana D'Amore
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Rolling stones
Progetto di abitazioni mobili e area ripariale alla foce
dell'Aniene sul TevereAngelica Sansonetti
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Water Playground
Sistema di felicità urbana per la foto depurazione e
la riconquista del TevereMichela Falcone
E-motion system
Wellness center and smart tower nel viadotto
di Corso Francia
Luca Bregni
Antonio De Rosa
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ZED Zone Extra Design
La casa-laboratorio del recycling-design a Roma
Chiara Perfetti
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TTC_Table Tennis Centre
Centro sportivo dedicato al tennis tavolo energeticamente
autosufficiente al Foro Italico
Giuseppe D'Emilio
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TeC Terapia e riabilitazione per cavalli,
Tor di Quinto, Tevere Cavo
Laura Gangemi.
BTP
Un Modello sociale attraverso Banca del Tempo
e Co-Working
Stefano Pedretti
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CORSO «TEVERE CAVO»
V Anno ITCaad - Progettazione architettonica Assistita
prof. Antonino Saggio
Facoltà di Architettura, "Sapienza" Università di Roma.
A.R.TE.(Architecture Riabilitation Technology)
Alessandro Perosillo Silvia Primavera Michele Spano
Il Centro Don Gnocchi di Roma, malgrado sia uno delle più importanti strutture medico sanitarie dedicata alla riabilitazione motoria e neurologica, è molto meno nota rispetto alla adiacente Città dello sport al Foro Italico. L'intenzione del progetto A.R.Te. è quello di realizzare una serie di strutture a sostegno delle attività terapeutiche e riabilitative svolte dal Centro Don Gnocchi, in particolare destinando ed integrando funzioni e attività del centro lungo le sponde del lungo Tevere in diretta prossimità del centro. Attraverso la progettazione del waterfront tra Ponte Milvio e Ponte Duca D'Aosta, verrà dunque realizzato un parco riabilitativo, che sarà caratterizzato da percorsi adibiti allo sport, aree dedicate al benessere e un percorso riabilitativo- sensoriale, caratterizzato da una serie di attività pensate e strutturate per il benessere del paziente ma anche per i fruitori del parco. Lungo questa zona inoltre vi saranno spazi e atterezzature pensate in relazione alle nuove tecnologie che sono studiate all'interno dei laboratori di ricerca del Don Gnocchi e che investono un grande numero di patologie dalle terapie dei disturbi dell'equilibrio ai sistemi di realtà virtuale per lo sviluppo percettivo e riabilitativo neurologico. All'interno di Tevere Cavo nasce così una nuova realtà contestualmente socialmente e tecnologicamente radicata a questo settore di Roma e alle sue vocazioni e che è ricca di stimoli ed attività volte al recupero di questa parte del lungotevere e allo stesso tempo capace di innestare fenomeni positivi sia sul Tevere che sull'intorno urbano, economico e sociale.
sTREEnga loop
L'elastico connettivoSebastiano Marini Francesca Orunesu Nicola Pennacchiotti Antonietta Valente
La crisi individuata è la necessità di collegamento tra Monte Mario e Villa Glori. La soluzione studiata è un circuito mutevole percorso da un vettore (mezzo di trasporto) a velocità di 5 km/h. In questa macrocrisi del collegamento si inseriscono altre microcrisi. Come trasformare queste crisi in valore? Il progetto presenta varie stazioni sTREEnga metamorfiche che si trasformano in base all'energia sfruttata e agli obiettivi prefissati.
Logica-Eco-Logica
Una nuova negoziazione con la naturaMatteo Benucci Carmelo RadegliAlessandro Rosa
“La terra per gli Etruschi è viva. La terra parla”
Prof. Antonino Saggio, lezione Tevere Cavo
Partendo dal concetto e dall’utilizzo delle vie cave, in epoca etrusca, siamo intervenuti per far riemergere nella e dalla terra quel carattere vivo, di essere vivente, contenitore ed emettitore di informazione, considerando la terra come una realtà animata.
Il progetto Logica-Eco-Logica muove i suoi principi proprio da questa espressione e cerca di ridare vita al Parco dell’Inviolatella Borghese, luogo confiscato alla criminalità organizzata negli anni settanta, riportato alla vita ma successivamente chiuso per la mancanza di fondi necessari alla
manutenzione. Si tratta di un paradosso che ha portato, in breve tempo, dall’istituzione alla successiva chiusura, quasi un ritorno, una perdita di significato e coscienza che svilisce l’operato della comunità che si è battuta per alcuni decenni per l’apertura del Parco stesso.
La nostra azione mira a ridar vita a tutto questo e a scardinare le consumate logiche di parco-giardino attraverso una volontà produttiva che possa far riemergere la zona dal punto di vista esistenziale e generativo. Generativo perché il nostro fine è quello sviluppare una morfologia, un paesaggio in grado di strutturare pratiche utili alla sussistenza della comunità, concepite secondo una logica ecologica, del disinquinare, della reinterpretazione del suolo, della rigenerazione della terra.http://www.brrgroup.altervista.org/
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Infrastructuring Integration
Isole di soccorsoMartina Dedda
Valentina Nunnari
Elnaz Ghazi
Una delle maggiori crisi che coinvolge la modernità riguarda l’integrazione. Nelle scienze sociali, l’integrazione è da intendersi come l’insieme dei processi sociali e culturali che rendono l’individuo membro di una società. L’integrazione sociale richiede l’esistenza di luoghi fisici in cui gli individui possano interagire tra di loro. Tale concetto è in alcuni casi fortemente legato a quello di nomadismo che, se non “controllato”, genera fenomeni di forti tensioni sociali, fino a generare a livello sociale episodi violenti, a livello fisico dell’urbano aree di degrado ambientale.
Se da un lato, quindi, il concetto di integrazione è riferito alla società, ed in particolare ad un tipo specifico di comunità individuata all’interno di essa, dall’altro si riferisce anche al fiume Tevere che ha bisogno di essere maggiormente integrato all’interno dello spazio urbano fino a diventare una vera e propria infrastruttura ecologica a servizio del fruitore, in grado di innescare relazioni nella città e fra i suoi abitanti.
Nell’ambito delle nuove ricerche architettoniche e dell’Information Technology il progetto INFRASTRUCTURING INTEGRATION si propone di riconfigurare e progettare gli accampamenti nomadi, pensati sottoforma di ISOLE DI SOCCORSO multifunzionali, per gestire sia gli aspetti legati ai processi culturali (rete di integrazione sociale, quale assistenza medica, istruzione, alloggi, etc.), sia le questioni legate all’ambiente, come contribuire al miglioramento delle condizioni ambientali (acqua e suolo), produrre energia, sviluppare piccole forme di microeconomia sia, infine, per controllare le situazioni di emergenza idrogeologica collegate all’innalzamento del livello dell’acqua.http://www.mevs.altervista.org/
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Eco Connection
Valerio Perna, Davide Tommasi, Andrea ZaniniUrban Pier
Livia Cavallo, Silvia Di Marco, Giusy Rubino
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UrbanGreenLine™ è un anello ecologico ed infrastrutturale di circa tredici chilometri che intende connettere le due aree a scala metropolitana del Parco archeologico della Caffarella e del Parco di Centocelle. Il suo sviluppo è costituito da 21 tratti di strade esistenti a ciascuna delle quali è associato un progetto che ne valorizza, sia localmente sia globalmente, l'impatto. La presenza della UrbanGreenLine™ collega inoltre molti progetti di UrbanVoids™ e sviluppa le caratteristiche complessive del contesto urbano di intervento. La mobilità attraverso una linea tranviaria di nuova concezione diventa così la forza trainante di una vasta sovrapposizione di interventi e di finalità e una proposta progettuale di grande interesse per la città. GO TO THE DEDICATED PAGE
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