Il contesto urbano

Secondo l'essai: "Nuove sostanze" di Antonino Saggio

 

Terragni, probabilmente uno degli architetti italiani più importanti della tendenza moderna, riflette nel suo lavoro le aspirazioni del suo tempo. Come noi oggi, ricercava l´essenza più importante dell'architettura, che ha espresso con un'estetica astratta ed elementare, anche nelle sue risposte ai temi urbani.

Ancora oggi incontriamo questi nuclei in e dal mondo delle informazioni. Attraverso i mezzi della tecnologia dell'informazione, quando disegniamo, anche con l'analisi dell'architettura è possibile suddividere ed esaminare in maniera sistematica le componenti architettoniche. Considerare varie parti attira l'attenzione sui settori che non davano prima gli impulsi.

Nel contesto urbano, ciò significa che il settore pubblico assume importanza e interagisce con gli spazi interni. Ne risueta, una nuova continuativa struttura di spazio esterno-interno, come potevamo osservarli dall'esempio Gehrys nelle lezioni.

Inoltre, con la transizione dell'età industriale a quella dall'informatica si è avuto uno spostamento dei luoghi di produzione. Ciò ha grandi conseguenze sulla città.

Negli anni sessanta e settanta si assisteva ancora ad una marcata su una zonazione dei vari settori d'attività, ma questa sforzo tendenza oggi è venuta completamente a mancare, "sempre meno il “luogo" diventa in sé fattore importante”, poiché i prodotti che si compongono quasi soltanto delle informazioni, oggi possono essere prodotti ovunque.

L'architettura nella città genera spazi tra il nuovo e l'esistente, e crea nuove e dinamiche connessioni. L'analisi urbana esamina una città complessa, stratti forme, in continuo, dinamico cambiamento.

L'architettura si è trasformata in un ibrido della natura, del paesaggio e della tecnologia.

 

 

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Der Städtebauliche Kontext

 

im Bezug auf den Aufsatz: „Neue Substanzen“ von Antonino Saggio

 

Terragni, wahrscheinlich einer der bedeutendsten italienischen Architekten der Moderne, spiegelt in seinem Werk die Bestrebungen seiner Zeit wieder. Er war, wie auch wir heute, auf der Suche nach den wichtigsten Essenzen der Architektur, die er durch eine abstrakte , elementare Ästhetik ausdrückte, ferner auch in seinen Antworten auf städtebauliche Themen.

Wir begegnen diesen Kernen heute in und durch die Welt der Informationen. Durch die Mittel der Informationstechnik beim planen, jedoch auch bei der Analyse von Architektur, ist ein systematisches Untergliedern und Untersuchen der architektonischen Komponenten möglich. Das Betrachten einzelner Teile macht aufmerksam auf Gebiete, die zuvor nicht die Impulse gaben.

Im Städtebaulichen Kontext bedeutet das, dass der öffentliche Raum an Bedeutung gewinnt und mit den Innenräumen in Interaktion tritt. So ergibt sich ein neues, kontinuierliches Innen-Außenraum-Gefüge, wie wir es am Beispiel Gehrys in der Vorlesung beobachten konnten.

Des Weiteren kommt es durch den Übergang vom Industriellen Zeitalter zu dem der Informatik auch zu einer Verschiebung der Produktionsstätten. Dies hat große Auswirkungen auf die Stadt.

In den 60er und 70er Jahren hatte man noch verstärkt auf eine Zonierung der einzelnen Betätigungsfelder gesetzt, doch fällt heute dieses Bestreben ganz weg, „da der eigentliche Standort zum immer unwichtigeren Faktor wird“, da die Produkte, die fast nur noch aus Informationen bestehen, überall produziert werden können.

Die Architektur kreiert auf der Ebene der Stadt, in dynamischen Anordnungen, Räume in den Feldern zwischen dem Neuen und dem Existierenden. Die Stadtanalyse untersucht eine komplexe, vielschichtige, sich in Austausch und Vermischung befindliche Stadt.

Architektur ist zu einem Hybrid aus Natur, Landschaft und Technologie geworden.

 

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