La rivoluzione della ricerca
Oppure come nuove conoscenze vengono con la tecnologia informatica.
Il successo, dovuto alla nuova età dell'informatica e all'avvento del computer nell'ambito di nostro vita culturale ed amministrativa, è rappresentato dallo scambio dinamico di sistemi gerarchici d'archiviatura di dati. Anche e sopratutta nell'architettura l'esistenza di database organizzati gioca un ruolo molto importante. Ma come si differenzia il modello informatico da quello plastico tradizionale? Entrambi rappresentano opinioni spaziali del progetto, ma solo in quello informatico è possibile entrare dentro fino a simulare una realtà virtuale all'interno della quale muoversi. Il computer è in grado di tradurre i parametri in forme e spazi. Infine le elaborazioni informatiche possono essere stampate tridimensionalmente. Ma non è tutto. Il vantaggio cruciale, anche e soprattutto rispetto agli impianti architettonici che già esistono, è che tutti i dati possono essere raccolti, organizzati, correlati tra loro in una sorta di “ragnatela” ed, all'occorrenza, reinterpretati. Un progetto visionato e organizzato in un sistema di Layer può essere confrontato con altri progetti. Le parti di puzzle di un progetto sono collegate tra loro e possono essere collegati con altri parti, come tutte gli altri progetti. Come tutte le reti di dati, si tratta di strutture complesse, ma sempre accessibili perchè possono essere visionate e comprese in ogni momento. Naturalmente, anche con i progessi della ricerca, la conoscenza degli impianti e l'abilità d'interpretazione rimangono fattori fondamentali alla base di ogni lavoro scientifico. Ma grazie alle possibilità offerte dalle tecnologie, con lo smontare, analizzare e rimontare in maniera differente, si possono creare collegamenti, su basi razionali, nuovi e diversi. Per questa via è possibile generare nuove conoscenze.
traduzione nel tedesco:
La rivoluzione della ricerca
Oppure come nuove conoscenze vengono con la tecnologia informatica.
Die Errungenschaft, die wir dem neuen Zeitalter der Informatik und dem Eintreten des Computers in viele Bereiche unseres kulturellen und auch administrativen Zusammenlebens verdanken, ist der dynamische Austausch von Daten über hierarchische Archivierungssysteme. Auch und gerade in der Architektur spielt die Existenz von Datenbanken eine große Rolle. Doch was unterscheidet das datenbasierte Modell vom traditionellen plastischen? Das Modell zeigt wie das „Plastico“ räumliche Ansichten des Projekts, aber auch innere und die Sichtweisen in „reeller Zeit“; eine virtuelle Realität kann simuliert werden. Computer generieren aus Parametern Formen und Raume. Schlussendlich können diese Daten auch praktischer Weise dreidimensional ausgedruckt werden. Doch damit nicht genug, der entscheidende Vorteil, auch und gerade in der in der Arbeit mit schon bestehenden architektonischen Werken, besteht darin, dass alle zum Werk gehörenden Daten und Erkenntnisse in einem spinnenartigen Netzwerk gesammelt werden und zur Abfragung und Reinterpretation zur Verfügung stehen. Ein über ein System von Layern zusammengetragenes Projekt bietet die Möglichkeit der Parallel-Vergleiche zu anderen. Puzzleteile eines Projektes werden im Rahmen dieses Projektes oder auch darüber hinausgehend, miteinander verknüpft. So sind die komplexen Strukturen, die eine Charaktereigenschaft des Netzwerkes der Daten darstellen, möglich, gleichzeitig bleiben sie aber durch ihre Einsehbarkeit immer und universell verfügbar. Natürlich bleiben auch in der modernen Forschung die Kenntnis der Werke und das Interpretationsvermögen wichtige Grundvoraussetzungen einer wissenschaftlichen Arbeit. Doch durch das analysierende Auseinandernehmen und Wiederzusammenfügen mit vielfältigen, aber logisch fundamentierten Verknüpfungen sind neue Erkenntnisse möglich.
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