Graduation Thesis/Tesi di Laurea
Antonino Saggio I Quaderni
Sapienza, Università di Roma, Facoltà
di Architettura
Questo progetto fa parte della ricerca della Cattedra di Antonino Saggio
iniziata nel febbraio del 2019
T.R.A.M.A.
Trattamento Reflui Acque Meteoriche e Alluvionali
Centro di ricerca e Parco Eco-didattico presso il Depuratore di Roma Est
Marco Falasca
AA 18-19 Tesi Discussa il 19 dicembre 2019
Relatore Antonino Saggio
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Una parte di città soggetta ad innumerevoli criticità (la marginalità e segregazione del fiume Aniene rispetto al contesto urbano, la presenza di un depuratore delle acque che necessita di un miglioramento del trattamento dei reflui, le inondazioni sempre più frequenti negli ultimi anni) vengono affrontate nel progetto T.R.A.M.A. con una serie di mosse coerenti e tra loro sinergiche. Da una parte si crea un paesaggio dell'acqua, in sintonia con ormai mature e numerose esperienze internazionali progettato con tecniche naturali che assecondano i flussi dell'acqua anziché ostacolarli, dall'altra si disegnano spazi aperti e un complesso architettonico adatto alla valorizzazione dell'insieme. Si crea così anche a Roma un Eco-parco che è contemporaneamente un centro didattico e museale che valorizza una significativa ansa del fiume Aniene.
T.R.A.M.A. è quindi progetto ambizioso che aspira a recuperare in termini urbani, architettonici, ecologici e sociali l’ansa generata dall’andamento del fiume Aniene nel suo tratto urbano all’altezza di Ponte Mammolo, nel quadrante Est della città di Roma. Il parco eco-didattico è stato disegnato in funzione dell’innalzamento delle acque in occasione di ingenti fenomeni di precipitazione, in modo da gestire e di ridurre il carico idrico delle piene alluvionali. Il progetto inoltre favorisce lo smaltimento sostenibile nonché il recupero dei fanghi provenienti dal vicino Depuratore gestito dall’Acea, grazie all’integrazione con tecniche depurative naturali quali la fitodisidratazione dei fanghi e la laminazione delle acque meteoriche. Il parco infatti prevede due grandi bacini di ritenzione idrica, in grado di assorbire il fenomeno delle bombe d’acqua e quello delle piene alluvionali ad esso collegate.
Dal punto di vista architettonico, il centro di ricerca si sviluppa in maniera volumetricamente fluida e organica su 4 livelli che si articolano insieme ad un sistema di piazze e percorsi sopraelevati. Il progetto di mixitè prevede al suo interno oltre alla componente di ricerca, altre funzioni quali l’esposizione museale, la didattica e una piccola componente residenziale. La facciata è stata progettata grazie all’utilizzo di software per la progettazione algoritmica e parametrica che sono stati determinanti per gestire il complesso ed interagente numero di informazioni e la loro geometria.Il lavoro si è avvalso, come discusso nella tavola 3, della consulenza del biologo Giulio Conte, esperto in monitaraggio delle acque e del lavoro dell'architetto Gaetano De Francesco, vedi tavola 4 e della sua dissertazione dottorale "Infrastrutture dell'Acqua".
il progetto è limitrofo a quelli pubblicati nel libro
UnLost Territories
Ricostruire la periferia a Roma Architettura e società nei territori abbandonati
a cura di Antonino Saggio Gaetano De Francesco
Urban green line progetti sistemici per una infrastruttura ecologica a roma
UrbanVoids is the book that explains the urban infill strategy to which this project belongs to.
Roma a_venire is the book that collects twenty and more design projects and explains the overall urban, social and design strategy to which this project belongs to.
L'Arca # 278 , International Architectural magazine published the strategy of the Urban Green Line and this this project-
Tevere cavo, una infrastruttura di nuova generazione a Roma tra pasato e futuro
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