Graduation Thesis/Tesi di Laurea
Antonino Saggio I Quaderni
Sapienza, Università di Roma, Facoltà
di Architettura
Questo progetto fa parte della ricerca della Cattedra di Antonino Saggio
iniziata nel febbraio del 2019
Cre-ACT
Headquarter del brand di abbigliamento Estro Industries:
il processo creativo come riscatto socialeEdoardo Maria D'Angelo
AA 20-21 Tesi Discussa il 20 luglio 2021
Relatore Antonino Saggio
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CreACT è il progetto del quartier generale ideale del brand di abbigliamento streetwear Estro Industries che ha l'obiettivo di porre il processo creativo come elemento chiave di riscatto sociale. Situato su Via delle Valli il progetto funziona come un'infrastruttura di nuova generazione, perchè pone in essere il contatto tra il fiume Aniene e il tessuto urbano. Una relazione che oggi è completamente nascosta dalla vegetazione incontrollata e spesso nociva delle sponde ripariali e dalle differenze di quota tra l'ansa dal fiume e la città.
L'obiettivo del progetto dal punto di vista del suo programma è portare sullo stesso piano l'investitore del Brand, il fruitore e i soggetti in difficoltà attraverso lo strumento della creatività. Con l'aiuto della dottoressa Paola Carabina, direttrice U.O.C. asl 3 di Roma, è stato pensato un programma di reinserimento sociale, in cui il processo creativo, che rilascia dopamina e gratificazione, sostituisce quei comportamenti e azioni che creano assuefazione e dipendenza negativa. La creatività insoma intensifica il processo di riabilitazione.
L'introduzione di queste persone all'interno dell'azienda avviene tramite corsi di formazioni, programma di ricerca e sviluppo e infine un'assistenza personalizzata, per creare un ciclo aziendale di formazione e crescita continuo.
Il centro anche simbolico del progetto è l'edificio di ricerca e sviluppo, il luogo dove avviene il ciclo di formazione sopra citato. Pensato come l'edificio che rispecchi le caratteristiche del brand viene disegnato come un elemento che emerge anche fisicamente rispetto agli altri e che si caratterizza per il forte aggetto sul fiume e per la facciata della parete ventilata, progettata come un grande schermo formato da pannelli Oled che si muovono circolarmente e creano effetti visivi dinamici e interattivi.
Dal punto di vista della mixitè l'intera area del quartier generale prevede anche un asilo nido, degli spazi commerciali, dei parcheggi interrati, degli alloggi pensati come appartamenti autosufficienti nello stile dei Condos di New York, delle zone dedicate alla ristorazione e allo slow food, una Spa e infine un Laboratorio di analisi delle vasche o Pond. Tutte queste funzioni costituiscono nel loro insieme una grande infrastruttura sul fiume Aniene mirata a ridisegnare il profilo di questa area con pochi interevnti fuori terra e allo stesso tempo di risolvere paesaggisticamente l'insieme.
In particolare le soluzioni alle criticià sul fronte idrogeologico, come la gestione delle piene alluvionali, l'inquinamento dell'Aniene e la vegetazione sulle sponde ripariali, vengono desunte dalle strategie idriche individuate nella dissertazione dottorale dell'architetto Gaetano De Francesco Infrastrutture dell'acqua. In particolare la strategia del "corrugare", con dei Rain Garden che rallentano il flusso delle acque, quella del "convogliare", con la progettazione di water square capaci di ospitare grandi quantità di acqua, quella di "assorbire", attraverso vasche naturali gestite tramite dei terrazzamenti che vanno dalla quota del fiume alla quota del progetto, e infine le strategie del "dilatare" e "inondare", pensate come degli interventi morfologici fatti al terreno con la creazione di terrazzamenti che posso essere inondati senza causare conseguenze al progetto stesso.La Flora che si formerà all'interno dei pond verrà controllata tramite il Ph, per favorire la formazione di alghe che potranno essere studiate all'interno del laboratorio di analisi come tessuti da riciclare.
Dal punto di vista planimetrico il progetto nasce dalle tessiture disegnate nel Concept Black hole, ovvero dell'analisi degli assi principali e del tessuto urbano e verde che circonda l'area che viene interpretato come un isieme di forze che ruotano attorno ad un punto generatore. La trama regolare iniziale viene così disturbata da queste nuove forzee determina degli elementi spezzati, i quali verranno estrusi in base all'analisi delle quote e delle comunicazioni fra le funzioni. Il progetto si divide infatti in quote principale, la quota +19.00m che permette l'accesso al quartier generale e ospita i rain garden, la quota +15.00m che ospita le watersquare, le quote che vanno da +8.00m a +11.00m che prevedono i terrazzamenti, infine le quote +23.00m e +27.00, ovvero gli accessi pedonali da Via delle Valli agli edifici principali.
Le strategie idriche e la gestione delle quote oltre a risolvere le criticità idrogeologiche ricostituiscono il legame fra il tessuto urbano e l'area di progetto, con la creazione di un nuovo assetto planimetrico di questa ansa attualemnet persa alla cttà ma che viene cosiì che la inserità coerentemente nella fruizone dei cittadini e rimette in comunicazione la quota del percorso stradale con il fiumefiume.
Gli schemi grafici, le parole chiave, le modalità operative sono desunte dalla dissertazione dottorale di Gaetano De Francesco , Infrastrutture dell’acqua: Strategie adattive all’emergenza idrica dei mutamenti climatici. Progettare infrastrutture idriche di nuova generazione – tutor: Prof. Antonino Saggio, XXVIII ciclo, Coll. Flaminia A3-biblio TDP 197 - La dissertazione può essere integralmente studiata da questo link . Lo stesso autore ha pubblicato con Quolibet nel 2021 il volume "Architettura idrica"
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il progetto è limitrofo a quelli pubblicati nel libro
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