esercizio1: Citazione di vita e opere 4. Le prime esposizioni: Monza 1927 – Roma 1928.
il mio comento: Il Razionalismo è l'architettura rappresentativa stessa di fascismo italiano. Questo Genere prova ad unire l'architettura moderna ed il nuovo periodo classico. L'indicazione è simultanea i principii della composizione e la a classici durante la modellatura ridotta moderna. Un'estetica di materiale determinato è cercato. Esattamente lo stesso di con il furgone difettoso di Ludwig Mies van der Rohe (Bruenn) ed il socialista nazionale (travertin), deve essere "antiquity" del assoziert; dal marmo. Un proporzione classico è adatto affinchè le costruzioni dappertutto cubiche ragioni. È ricordato a dei modelli di antichità, esso tuttavia è ridotto alle forme di base. Al Biennale nelle esposizioni di Monza Terragni la relativa brutta copia molto-considerata per una fabrica del gas. Il relativo Novocomum complesso residenziale in Como, segue per esempio, è una costruzione rigorosamente rettilineo con arrotondata colpendo una parte d'angolo all'altezza dei proiettili centrali ed in esso ha registrato i segmenti di vetro. Qui è "liberazione" indicato; dei ornamenti e di velare la costruzione reale. La funzione della costruzione rivela. traduzione nell` inglese: The Razionalismo is the very representative architecture of Italian fascism. This Genere tries to unite modern architecture and new classical period. Indication are simultaneous the classical composition principles and a throughout modern reduced shaping. A certain aesthetics of material is looked for. Exactly the same as with Ludwig Mies van der Rohe (Bruenn) and the national socialist (travertin), is to be assoziert "antiquity" by the marble. A classical Proportionierung is appropriate for the throughout cubic buildings to reason. It is reminded of antiquity patterns, it is however reduced to basic forms. To the Biennale in Monza Terragni shows its much-considered draft for gas works. Its residential complex Novocomum in Como, follows for example, is a strictly straight-line building with a rounded hitting a corner portion at height of the middle projectiles and in it adjusted glass segments. Herein is it shown "liberation" of ornamentations and veiling the actual building. The function of the building shows up. traduzione nel tedesco: Der Razionalismo ist die sehr repräsentative Architektur des italienischen Faschismus. Dieser Genere versucht moderne Architektur und neue Klassik zu vereinen. Indiz sind die klassischen Kompositionsprinzipien und gleichzeitig eine durchweg moderne reduzierte Formgebung. Gesucht wird eine gewisse Matrialästhätik. Genauso wie bei Ludwig Mies van der Rohe (Brünn) und den Nationalsozialisten (Travertin), soll “Antike” durch den Marmor assoziert werden. Den durchweg kubischen Bauten liegt eine klassische Proportionierung zu Grunde. Es wird an antike Schemata erinnert, sie sind aber zu Grundformen reduziert. Auf der Biennale in Monza zeigt Terragni seinen vielbeachteten Entwurf für ein Gaswerk. Es folgt sein Wohnkomplex Novocomum in Como, zum Beispiel, ist ein streng geradliniges Gebäude mit einer gerundeten Eckpartie in Höhe der mittleren Geschosse und darin eingestellten Glassegmenten. Hierin zeigt sich die "Befreiung" von Ornamenten und Verhüllungen des eigentlichen Gebäudes. Die Funktion des Gebäudes kommt zum Vorschein.
Citazione di "vita e opere" 4. Le prime esposizioni: Monza 1927 – Roma 1928; rige 46-47: La sala del Gruppo 7 incasella i diversi progetti in un discorso compatto: pur nel diverso spessore progettuale delle proposte, gli architetti sembrano descrivere insieme le potenzialità di sostituire all'architettura tradizionale gli oggetti suggeriti dallo spirito nuovo (40). I corpi di fabbrica degli edifici sono articolati in masse dissonate, i trattamenti delle superfici rispondono alle funzioni interne, i materiali – ferro, vetro, cemento armato – vengono orgogliosamente esposti e non sepolti da strati di stucco. Temi funzionali prendono il posto di quelli celebrativi descrivendo, per il momento solo attraverso la forza dei singoli progetti, una città diversa e moderna: si espongono studi sulla residenza, sulle attrezzature collettive, sui servizi, sulla produzione (41). Terragni, come a Monza, non espone la ristrutturazione del Metropole (42), ma i due progetti industriali gia` ricordati, a cui aggiunge i disegni di un progetto di casa di abitazione al quale – giustamente – attribuisce grande importanza. traduzione nel tedesco: Der Ausstellungsraum der "Gruppo 7" katalogisiert die verschiedenen Projekte/Pläne in einer kompakten Rede/Ansprache/Unterhaltung: auch in der verschiedenen projektbezogenen Stärke der Vorschläge/Anträge, scheinen die Architekten die Möglichkeiten zusammen zu beschreiben, um die traditionelle Architektur zu ersetzen, durch die vorgeschlagen Objekte des neuen Geistes (40). Die Fabrikkörper der Gebäude sind artikuliert in den dissonanten Massen, die Oberflächenverarbeitungen antworten auf die inneren Funktionen, die Materialien - Eisen, Glas, Stahlbeton - werden stolz herausgestellt und nicht begraben von Stuckschichten. Funktionale Themen nehmen den Platz von jenen, welche gefeiert beschrieben werden, während des Momentes nur durch die Kraft der einzelnen Projekte, einer anderen und modernen Stadt: Besonders studiert werden Wohnsitz, die Kollektivausrüstungen, Dienstleistungen, Produktion (41). Terragni, wie in Monza, stellt nicht die Umstrukturieren der Metropole (42) heraus, aber die zwei industriellen Projekte erinnern bereits, welchem die Zeichnungen eines Projektes eines Wohnhauses hinzufügt, dem - gerade - großer Wert zuschreiben ist.
testo integrale: "vita e opere"; 4. Le prime esposizioni: Monza 1927 – Roma 1928: Insieme agli scritti su “Rassegna Italiana”, il Gruppo 7 presenta una propria sala alla III Bienale di arti figurative di Monza che – ultima diretta da Guido Marangoni – si inaugura nel maggio del 1927. (La mostra `e ricordata anche per un`altra presenza collettiva: la “Via dei negozi” progettata dal gruppo torinese cui aderisce anche Sartoris che, insieme al pittore Felice Castrati, realizza la macelleria.) Un cornitato organizzatore composto da Carra`, Ponti, Sironi e Margherita Sarfatti pone la manifestazione sotto il controllo centrale e, diversamente dalle precedenti, concede pochissimo spazio all´artigiato rurale e insiste perche´ i padiglioni italiani siano “ispirati a un linguaggio” deliberatamente sovversivo””(34). Terragni espone due progetti di architetture industriali. Mentre la Fonderia di tubi segue uno schema assai scontato, il plastico di un´Officina per la produzione del gas (vi torneremo oltre) appoggiato sul tavolo centrale della saletta rivela l'originalita di una ricerca che, pur ispirandosi all´´architettura europea contemporanea, non opera sulle fonti una riedizione scolastica. Il lavoro del Gruppo 7 a Monza ha un'immediata ricaduta a livello internazionale. Infatti i giovani architetti sono invitati da Roberto Papini a rappresentare l'Italia al Werkbund di Stoccarda, organizzato da Mies Van der Rohe. Con loro espone anche Sartoris e altri architetti che ritroveremo di nuovo insieme nelle successive mostre dell'architettura razionale italiana (35). In occasione della mostra – Die Wohnung, settembre 1927 – Pollini e Rava compiono un Viaggio in Germania cui partecipa anche Libera, invitato ad esporre nella medesima occasione all'interno del gruppo romano Aschieri (36). Giovane architetto trentino che aveva terminato i suoi studi a Roma, Libere ``e legato a Pollini attraverso il gruppo di Rovereto dove i giovanni Fausto Melotti, Luciano Baldessarri, Pollini e Belli hanno con lui un referente di peso nel pittore futurista Fortunato Depero (37). Grazie alla presentazione di Pollini, e alla conoscenza dritta di Rava, Libera entra al ritorno dal viaggio nel Gruppo 7 subentrando a Castagnoli. Non `e un reclutamento di poco conto; la personalità, L'intelligenza, l'entusiasmo e la capacita organizzativa dell'architetto trentino, che si muove con abilita nella capitale, fanno compiere al gruppo una maturazione. Coadiuvato da Gaetano Minnucci, Libera riesce in pochi mesi (dal settembre del 1927 al marzo del 1928) (35) a organizzare nella prestigiosa sede del Palazzo delle Esposizioni lungo la via Nazionale di Roma la “I Mostra italiana di architettura razionale” (39) (da cui il nome di “razionalisti” degli aderenti). L'Esposizione – che ha ottenuto tutti i necessari consensi ufficiali – si tiene dal 15 marzo al 30 aprile. Vi sono presentati un centinaio di progetti ( non 500, come scrisse Belli equivocando tra progetti e disegni) di 43 espositori, ma le realizzazioni si contano su una sola mano e l'unica veramente rappresentativa rimane la Fiat di Giacomo Matt``e-Trucco, gia` pubblicata da Le Corbusier. L'organizzazione è per aree regionali. In quella romana – la piü numerosa – sono presenti Mario Ridolfi e Gino Capponi, ma anche Alberto Calza Bini, influente capo del Sindacato architetti (nonche´ preside della Scuola di architettura di Napoli e presidente dell'Instituto case popolari della capitale) che era stato fondamentale per gli avalli ufficiali. In quella torinese vi è Sartotis ma non Pagano che e' impegnato come direttore tecnico della Mostra del Decennale della vittoria al parco del Valentino. Vi e' un gruppo veneto, uno di Trento e quello degli “isolati” con Bottoni e Baldessarri. Una sezione e' dedicata al Gruppo 7 che conserva la sigla di Monza e della “Rassegna Italiana” sancendo cosi il ruolo storico di promotore dell'architettura razionale. La sala del Gruppo 7 incasella i diversi progetti in un discorso compatto: pur nel diverso spessore progettuale delle proposte, gli architetti sembrano descrivere insieme le potenzialità di sostituire all'architettura tradizionale gli oggetti suggeriti dallo spirito nuovo (40). I corpi di fabbrica degli edifici sono articolati in masse dissonate, i trattamenti delle superfici rispondono alle funzioni interne, i materiali – ferro, vetro, cemento armato – vengono orgogliosamente esposti e non sepolti da strati di stucco. Temi funzionali prendono il posto di quelli celebrativi descrivendo, per il momento solo attraverso la forza dei singoli progetti, una città diversa e moderna: si espongono studi sulla residenza, sulle attrezzature collettive, sui servizi, sulla produzione (41). Terragni, come a Monza, non espone la ristrutturazione del Metropole (42), ma i due progetti industriali gia` ricordati, a cui aggiunge i disegni di un progetto di casa di abitazione al quale – giustamente – attribuisce grande importanza.
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