BRANI DI ARCHITETTURA CONTEMPORANEA
Nella ricerca architettonica contemporanea, se anche non ci sono eclatanti esempi di riferimenti alla musica, abbiamo trovato molti spunti per il nostro lavoro rivolgendoci ad architettura interattiva, alla light architecture, a vari tipi di esperimenti e di installazioni. Notevole l'esempio dell'Expo 2000 di Hannover, in cui ogni elemento era rivolto alla comunicazione e le varie nazioni che vi hanno partecipato hanno affidato il loro messaggio alla tecnologia dei loro padiglioni come manifestazione di storia e cultura proiettate nel futuro ma nel pieno accordo con la tradizione. La cosa che poi colpiva maggiormente girando per le strade della fiera germnica era l'evidente volontà di varcare, in ogni progetto, i limiti convenzionali del fenomeno costruttivo; il Giappone ad esempio ha proposto un'ardita struttura portante in carta riciclata di un "capannone" realizzato interamente in fibre naturali, esempio di dialogo tra uomo e natura.
HANNOVER - EXPO 2000 - PADIGLIONE GIAPPONESE La Francia ha mostrato una serie di esempi di ingegneria biomeccanica e di ricerche in campo spaziale, un altissimo grado di tecnica e interfaccia tra individuo e materia.
Molto efficace un padiglione islandese definito da un cubo le cui facce verso l'esterno erano costituite da acqua, una cascata continua di intensità variabile regolata da un software (anche all'interno giochi di fluidi governati in modo analogo, in conseguenza del numero dei visitatori).
HANNOVER - EXPO 2000 - PADIGLIONE ISLANDESE Coinvolgente la trasparenza dell'edificio tedesco, realizzato totalmente in vetro su un sistema portante metallico, in grado di garantire, in modo accuratamente studiato, l'interferenza tra interno ed esterno.
HANNOVER - EXPO 2000 - PADIGLIONE TEDESCO Ovviamente,
non c'è neanche bisogno di dirlo, ogni Stato permetteva ai turisti
la connessione on-line e l'utilizzo di computers a scopo integrativo ed
esplicativo del materiale esposto. Cosa altrettanto ovvia è che
il padiglione dedicato alle comunicazioni fosse un esempio avanzatissimo
di come, percorrendo l'interno di luoghi chiusi, sia possibile "affacciarsi"
su tutto il pianeta abbattendo limiti fisici e temporali, in tal caso
contrapponendo al buio dell'ambiente le luci e le sensazioni indotte da
decine di schermi assemblati con un progetto "nato domani".
Tanto per riallacciarsi all'argomento musicale ci piace citare l'organo
del Jesus Christ Pavillon, realizzato immettendo la meccanica e il materiale
fonico dello strumento all'interno di una "scatola" di vetro,
permettendo ai visitatori di comprendere quale macchina si celi dietro
all'avvolgente suono che tutti conosciamo (come il Beaubourg Renzo Piano,
denuncia di una vita tecnologica celata dalle forme che solitamente compongono
le nostre città).
Decisamente la multimedialità sta andando molto oltre l'orizzonte che guardavano con meraviglia i Futuristi, siamo ben oltre la sfida lanciata da Tingueli con le sue sculture in movimento, raccolta da Balla e Depero (per un certo verso anche da Boccioni con la sua "Forme Uniche nella Continuità dello Spazio"), ma mai come oggi un oggetto è stato in grado comunicare con lo spazio e con l'uomo in modo tanto dinamico.
GEHRY E BOCCIONI-ARTE DINAMICA |