PERCHE' IL SECONDO MOVIMENTO
Tra
i quattro movimenti che compongono la nona (allegro ma non troppo, un
poco maestoso; molto vivace; adagio, molto e cantabile; presto) la nostra
attenzione si è soffermata sul secondo.
DIAGRAMMA DELLE FREQUENZE - 2° MOVIMENTO Già a guardare lo spartito si nota il dinamismo che anima il 2° movimento. L'esposizione del tema di 8 battute è costituito da incisivi salti di ottava "vuoti" e si rimane subito colpiti dal "ff", enfatizzato dalle pause di 4 intere battute (la metà del tema!!) che lasciano il fiato sospeso; inoltre c'è la "scossa" dei timpani che suonando da soli anch'essi l'ottava vuota fanno da tramite tra l'incipit di soli archi e l'ultimo "balzo" in cui è chiamata in azione quasi tutta l'orchestra. Decisamente un inizio coinvolgente, che, per di più, lascia nell'incertezza di una tonalità non definita!! E quanta agitazione per appena 4 secondi di musica!!! Dalla nona battuta in poi invece comincia un "pp" in cui partendo dalla solita ottava vuota si arriva finalmente a capire la tonalità, re minore, in cui è stata concepita l'opera (con l'apparizione della modale alla 10° battuta) e iniziano a susseguirsi (quasi come in un canone) le ripetizioni ed armonizzazioni del 1° tema, affidate inizialmente solo agli archi. DIAGRAMMA DELLE FREQUENZE - PRIME 40 BATTUTE 2°MOVIMENTO
Premesso
che nessuno dei componenti del nostro gruppo di lavoro è un musicologo
qualificato, ci siamo tuttavia cimentati in questa analisi della partitura
piuttosto istintiva al fine di entrare nella logica del brano e cercare
di cogliere quelle caratteristiche peculiari che rendono decisamente
unico il 2° movimento e che sono quelle che l'uditore coglie anche
senza compiere un ascolto sistematico e senza rendersi conto del perché.
Ovviamente nella fase di studio ci siamo avvalsi di testi musicali specifici,
rivolti non solo alla lettura dello spartito beethoveniano che ci riguarda
più da vicino, ma anche alla genesi delle 9 Sinfonie in generale,
alla storia del compositore e del Romanticismo. Non abbiamo mancato
poi di compiere un ascolto attento di tutta la Nona, delle altre Otto
e abbiamo cercato di spaziare (per quanto possibile!!) nel panorama
musicale al fine di cogliere (sempre in modo sempre piuttosto istintivo!!)
le differenze emozionali che si hanno rivolgendosi ad uno piuttosto
che ad un altro genere. Anche in conseguenza della lettura di "Total
Serialism" di M. Bandur e di "Musica, Architettura" di
I. Xenakis ci siamo trovati molto attratti dalle esperienze compositive
del '900 approcciando con le quali abbiamo colto una forte apertura
da parte dei fenomeni musicali del secolo scorso a dialogare con le
altre arti. Tuttavia la complessità sonora e la poca immediatezza
di comprensione (e la conseguente difficoltà di comunicazione)
proprie della dodecafonia o della Serielle Musik o della Musica Stocastica,
tutte animate da spirito sperimentale, ci hanno indotto a guardare un
po' indietro ed affidare la nostra volontà espressiva al Romanticismo,
in assoluto il più grande stimolatore di emozioni sensoriali. |