L 'antico centro, ormai disabitato, si trova in cima alla collina, un
po' distante dalla Celleno nuova. Si compone per lo più di
piccole case in tufo rosso, prive di intonaco, e in gran parte diroccate
perché abbandonate.
Inoltre, data la sua conformazione morfologica, é vittima di
una lenta ma inesorabile erosione che, provocando un cedimento della rupe,
aggredisce senza pietà le pendici del vecchio abitato.I primi insediamenti
di cui si ha notizia risalgono al XIII secolo a.C. ma, probabilmente, la
zona fu abitata già nel neolitico, come dimostra il ritrovamento
di armi in pietra risalenti a quel periodo.
Situato in posizione strategica, sulla strada per Viterbo, fece gola
ai Romani che se ne impadronirono nel 264 a.C. cacciando gli Etruschi.
Successivamente subì gli attacchi e i saccheggiamenti da parte dei
Goti, Longobardi e Bizantini. Finalmente nel 774 Carlo Magno cacciò
i Longobardi e riconsegnò Celleno e gli altri feudi alla Chiesa.